Informativa al consenso cookies

Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e con il tuo consenso, anche per altre finalità ('interazioni e funzionalità semplici', 'miglioramento dell'esperienza', 'misurazione analitici' e 'targeting e pubblicità') come specificato nella cookie policy. Puoi liberamente prestare, rifiutare o revocare il tuo consenso, in qualsiasi momento

Accetta tutti i cookie  Accetta solo i cookie necessari  Personalizza i cookie

Misurazione - Dettagli

Miglioramento - Dettagli

Interazioni - Dettagli

Marketing - Dettagli



 

"Sapevi che..." - Curiosità su Villa Gordiani (e dintorni) - La scuola Pisacane: simbolo di integrazione e multiculturalismo

Scritto dalla Redazione Progeacasa il 24-03-2022

La scuola Pisacane: simbolo di integrazione e multiculturalismo

NON DISPONIBILE

Il quartiere prenestino- labicano, pur essendo periferico, é costellato da una serie di luoghi e servizi interessanti e caratteristici che nascono proprio dalle particolarità della zona e dalla sua lunga storia. Uno di questi luoghi é la storica scuola elementare Carlo Pisacane, in zona Tor Pignattara.

L’edificio risale agli anni '30 del ‘900 ed é situata all’angolo tra via dell’Acqua Bullicante e Via Policastro: é caratterizzata dalla sua facciata monumentale e ha assunto nel tempo un importante ruolo storico e culturale nel territorio.

NON DISPONIBILE

A livello strutturale é caratterizzata da grandi spazi interni e esterni funzionali allo svolgimento di attività didattiche e ludico-ricreative. Gli ambienti più importanti sono le sue ampie e luminose aule, i laboratori, il grande cortile pavimentato e il giardino di nuova costruzione che, insieme alla palestra ristrutturata da poco, costituisce il fulcro delle attività ludico-ginniche.

Ma, al di là delle caratteristiche “fisiche” dell’istituto, ciò che davvero distingue questa scuola dalle altre é la sua storia di integrazione positiva, specchio della multiculturalità del quartiere dove sorge. Nel corso dei primi anni della massiccia immigrazione, nominare la scuola “Carlo Pisacane” voleva dire far scattare un’associazione immediata con un “ghetto” per soli alunni immigrati.

NON DISPONIBILEL’attenzione mediatica era concentrata prevalentemente sugli impressionanti numeri: il 95% degli alunni era infatti costituito da stranieri. Il personale scolastico si é ritrovato ad fronteggiare la situazione con ogni mezzo, primo fra tutti l’accoglienza e la comunicazione con i bambini in maniera non verbale. Con l’aiuto dei professionisti del gruppo Cemea Onlus, di altre associazioni e di pedagogisti sono riusciti alla fine a creare un proficuo esempio di integrazione e accoglienza.

Oggi gli stranieri sono diminuiti ma il bagaglio costruito negli anni costituisce la vera risorsa e peculiarità della scuola. Insomma da una situazione che avrebbe potuto diventare facilmente esplosiva si é giunti a un equilibrio e alla costruzione di un grande laboratorio di integrazione e multiculturalismo.